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Urbania

Casteldurante, Urbania e la ceramica

Nel ‘500 Casteldurante, insieme a Urbino e Pesaro, produsse tra le più belle maioliche del Rinascimento, distinguendosi da Faenza e dalle altre città italiane della maiolica per l’invenzione di decorazioni proprie e la raffinatezza del genere pittorico narrativo detto “istoriato”. Nella cittadina metaurense all’epoca operavano oltre 150 maiolicari e ardevano oltre 40 forni, per una committenza italiana ed europea e spesso i maestri durantini lasciavano la patria per diffondere l’arte della ceramica. L’illustre durantino Cipriano Piccolpasso scrisse “Li tre libri dell’arte del vasaio” nel 1548 dettando le regole e i segreti del far ceramica.

Urbania è rinomata per la produzione di maioliche fin dal Rinascimento. Dal 1994, è riconosciuta come “Zona di produzione della ceramica artistica e tradizionale”, il primo Comune delle Marche a ottenere questo prestigioso riconoscimento. Urbania è uno dei 35 comuni italiani, insieme a Ascoli Piceno per la Regione Marche, ad aver ottenuto la certificazione DOC della produzione ceramica, entrando a far parte dell’A.I.C.C. (Associazione Italiana Città della Ceramica).
 Nel Cinquecento, grazie alla cultura raffaellesca, alle incisioni di famosi artisti e all’influenza di pittori e umanisti della corte ducale, la ceramica durantina raggiunse ogni angolo d’Europa.

Oggi, le maioliche durantine sono presenti in musei prestigiosi come l’Ermitage di San Pietroburgo, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Louvre di Parigi e il Metropolitan Museum of Art di New York. La loro presenza è stata celebrata anche alla Fiera del Turismo di Lipsia (1997) e a Praga (2007). Attualmente, sono esposte nelle più importanti gallerie d’arte e fiere internazionali del settore turismo e cultura.

Acquistare un oggetto di maiolica durantina rappresenta un prezioso ricordo della visita a Urbania e un segno di apprezzamento per una tradizione artistica che ha attraversato i secoli.

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