Un borgo immerso nei fantastici scenari dell’Alpe della Luna.
Per la sua storia e la natura del suo territorio, il comune di Borgo Pace immerso nei fantastici scenari dell’Alpe della Luna, è distribuito in numerose frazioni e agglomerati rurali che ebbero spesso origine dai castelli medievali in cui si erano rifugiati gli abitanti.
Borgo Pace nasce dal Castrum Abbatiae del Piano de l’Aiola, situato alla sommità del colle, poi divenuto Castel Bavia, ossia il castello del basso Medioevo, costruito per la difesa dell’abbazia di Lamoli. Nella seconda metà del Trecento, il territorio passò al conte Antonio da Montefeltro. Sotto questa dinastia, particolarmente nel periodo del suo più grande esponente, Federico II, l’intera area conobbe la splendida stagione del Rinascimento urbinate.
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Borgo Pace nell’Alta Valle del Metauro
Per Saperne di più su Borgo Pace
Il paese è stato per secoli il cuore della Massa Trabaria, area da cui provenivano i grossi tronchi (trabes) utilizzati nella costruzione dei tetti delle grandi basiliche e dei maggiori edifici pubblici di Roma, tanto da ottenere, nella prima metà del 1800, il titolo di Comune e la giurisdizione sulle frazioni di Lamoli, Parchiule, Sompiano, Palazzo Mucci, Castel de Fabbri e Dese, che ancora oggi sono componenti attive e importanti del territorio.
Nell’agosto del 1944 Borgo Pace, diventato caposaldo tedesco per la sua posizione strategica, fu raso al suolo e successivamente dichiarato “Terra martire della guerra”.
Oggi Borgo Pace è un paese di circa 550 abitanti, con un territorio molto vasto (56 kmq) che abbraccia tutto il versante appenninico fino al valico di Bocca Trabaria, che rappresenta un luogo ideale per venire a contatto con la natura, la cultura e la spiritualità dell’Alta Valle del Metauro. Le sue strutture ricettive, le eccellenze enogastronomiche (Patata Rossa di Sompiano, Pasta di Borgo Pace solo per citarne alcune) le infrastrutture sportive e una rete di sentieri ben segnalati e di piccoli borghi sperduti ne fanno un centro ideale per immergersi a tutto tondo nell’Appennino centrale.
Qui nasce il Fiume Metauro, dall’unione di due torrenti che si uniscono appena sotto il centro abitato. Da una parte infatti il paese è lambito dal torrente Meta, che nasce dal crinale montuoso nei pressi di Bocca Trabaria, e nella sua discesa attraversa la frazione di Lamoli; dall’altra invece scorre il torrente Auro che arriva dalla vicina Toscana e attraversa il borgo di Parchiule.
Numerosi sono i sentieri che portano dove il bosco si infittisce e dove si potrà scegliere tra vari percorsi, ad esempio quelli dei colori, del carbonaio, della natura.
In estate si può anche fare il bagno nelle piscine naturali e nelle cascatelle create dai fiumi Meta e Auro nel loro tragitto: Borgo Pace offre infatti anche ecoturismo e una delle esperienze sicuramente da non perdere è nuotare in ambienti a stretto contatto con la natura selvaggia, nel cuore dell’Appennino marchigiano; non lontano dal centro del paese infatti si trovano luoghi perfetti per nuotare in relax e riservatezza in acque limpide ed incontaminate, con lo sfondo di panorami mozzafiato immersi nella natura.
Per la particolare conformazione geologica della zona, infatti, il torrente Auro è caratterizzato da una lunga serie di cascatelle e piscine naturali, dove è possibile tuffarsi e nuotare tra la natura. Per i più attenti alla cura del corpo, lungo fiume si trovano anche diverse sorgenti di acqua sulfurea, le cui proprietà benefiche per la salute e per la pelle sono conosciute fin dai tempi antichi.
Ma non solo. In prossimità, della confluenza tra i fiumi Meta e Auro, è possibile visitare la Casa della Scrittura, un progetto socio-culturale per la valorizzazione dei contenuti letterari, al cui interno vi sono il Museo della Scrittura e la Mostra Fotografica permanente del Carbonaio.
Per gli amanti dello sport, invece, a pochi passi dal centro storico, un golf club dotato di oltre dieci postazioni su tappeto e da terra.
Da non perdere, infine, l’Abbazia di San Michele Arcangelo, commissionata da monaci benedettini tra il IX-X secolo che conserva ancora l’intatta originaria struttura a tre navate e la tipica facciata a capanna e che ospita al suo interno il Museo dei Colori naturali, unico in Italia e non solo.
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Immerso nel verde dell’Appennino marchigiano, il Golf Alpe della Luna offre un’esperienza unica agli amanti del golf e a chi desidera quiete e relax