Casa della scrittura
La Casa della Scrittura è uno spazio multifunzionale che accoglie l’operato dei professionisti all’interno di un apparato di produzione e condivisione di opere di ingegno, mediante sessioni di co-working, eventi artistici e molte altre iniziative di valenza socio-culturale. Si tratta del primo prototipo del progetto socio-culturale La Casa della Scrittura, un progetto ideato da Daniele Aluigi e Antonio Gabbiani e realizzato con la collaborazione di Libraria, Il Palcoscenico del Libro, in cui si realizzano sessioni di studio e ricerca, presentazioni, letture pubbliche e ogni genere di attività culturale, rivolto a professionisti del settore ma anche a semplici appassionati che vogliono approfondire l’argomento scrittura (e lettura), con l’obbiettivo di mettere a disposizione le proprie esperienze e il proprio bagaglio di idee per promuovere e valorizzare la cultura nelle sue molteplici forme.
All’interno, è realizzata inoltre una Mostra fotografica sulla vita e il lavoro dei Carbonai, con materiale fotografico di Tonino Mosconi, dedicato all’antico mestiere molto praticato in zona, ripercorrendo le varie fasi che portano alla realizzazione del carbone.
Lungo la vallata che conduce alla Frazione di Parchiule, ci sono ancora oggi delle famiglie che conservano con amorevole cura l’arte di fare il carbone. Un’attività che sta scomparendo e che si tramanda solo grazie all’esperienza e alla saggezza dei vecchi carbonai: il procedimento è lungo e faticoso. Occorrono infatti circa quindici giorni tra l’allestimento della catasta (la cotta), e la cottura del legno.
Annesso alla Casa della Scrittura, vi è il Museo della Scrittura, un luogo che intende rendere omaggio e tramandare i generi della scrittura e le loro declinazioni editoriali, proponendo un interessante percorso espositivo articolato su due livelli: visivo, con modelli cartacei esposti, e auditivo, con l’ascolto di audiolibri, ossia volumi e/o testi letterari, letti da attori noti a livello nazionale e internazionale. Uno spazio in grado sia di celebrare la grande letteratura che, al contempo, musealizzarne le diverse espressioni e applicazioni in un modo del tutto originale: ciò che viene fissato non sono tanto le opere fisiche in sé, quanto la ricchezza intellettuale da esse rappresentata.