Palazzo Brancaleoni
La storia di Piobbico è intimamente connessa alla storia della famiglia Brancaleoni il cui palazzo omonimo è simbolo del paese e della sua storia. Salendo il borgo medievale si arriva alla piazza dove sorge la torre dell’orologio la quale poggia su un voltone ad arco acuto risalente al 1200. Superata la volta della torre dell’orologio, ci si trova nel Cortile di San Carlo denominato anche “Piazza Pubblica”. Qui si innalza maestoso e regale il portale a pietre bugnate (ingresso d’onore del palazzo) da cui si accede al corridoio a cielo aperto sormontato dallo stemma della famiglia: il Leone rampante con croce seduta con il motto di famiglia a caratteri greci “mite e fiero” e l’anno di costruzione in numeri romani 1587. A sinistra dell’ingresso d’onore con portale si trova l’Oratorio di San Carlo Borromeo, continuando ancora a sinistra si apre la “Via Pubblica” che porta al terzo e ultimo cortile interno. Dalla piazzetta si può notare il quadrante dell’orologio che ha i numeri in senso antiorario.
La Chiesa di San Carlo a pianta ottagonale, costruito nel XVII secolo, è ricca di decorazioni, stucchi e, nella cupola, affreschi con rappresentate scene della vita del Santo, le virtù teologali e cardinali. Oltre il portale a pietre bugnate con le due feritoie laterali, si accede ai piani nobili del Palazzo per un lungo corridoio a cielo aperto con in fondo una leggiadra loggetta. Si deve al conte Antonio II la costruzione della parte più sontuosa ed artistica del Palazzo: l’Appartamento Nobile, il quale giunge successivamente al Cortile d’Onore, con porticato e colonne con capitelli dorici. Spostandosi al piano superiore. Oltrepassando la porta, si accede ad un’ampia sala denominata “Sala del Leon d’Oro” poiché al centro della volta campeggia lo stemma dei Brancaleoni in stucco dorato.
A destra della Sala del Leon d’Oro si trova la cosiddetta “Camera Greca”, camera del conte Antonio II, affrescata con episodi di storia e di mitologia greca (1585), mentre a sinistra la cosiddetta “Camera Romana”, camera della contessa. L’ala ovest del palazzo è caratterizzata dalla cosiddetta “Fuga di stanze”, dove le sale poste in successione e separate dalla semplice porta, permettono di attraversare con un colpo d’occhio tutti i 150mt di lunghezza con le sue 11 stanze.
Attraversata l’ala ovest, si arriva al secondo cortile interno, ed essendo questa la parte più antica è caratterizzato da murature di grosso spessore, le finestre a “bocca di lupo”, aperture strette, il cavedio con il pozzo. In questa corte di servizio si apre, a fianco della cisterna, un camminamento a volta che conduce all’antico castellare, dove erano le prigioni, alla “porta succursi”. IL MUSEO CIVICO BRANCALEONI, ospitato all’interno del Castello, è composto da diverse sezioni: Usi e Costumi del Territorio, Speleologica, Geo-Paleontologica, Ornitologica, Numismatica e Archeologica.