Cattedrale

L’antica Abbazia di San Cristoforo del Ponte, fondata dai monaci benedettini, sorge sui resti di un tempio pagano dedicato a Ercole, il dio della forza, sostituito poi da San Cristoforo martire, presentato come l’Ercole cristiano.

La chiesa preromanica fu tradotta in forme rinascimentali a partire dal 1467 per volere del cardinale Bessarione, che nel 1472 vi portò la reliquia dell’omero di San Cristoforo in un’urna opera del Pollaiolo. 
 A metà del XVIII secolo, la cattedrale fu rinnovata su progetto dell’architetto urbinate Giuseppe Tosi, ottenendo un’unica navata con cupola sostenuta da robusti pilastri, uno stile derivato da Vanvitelli. La facciata fu completata nel 1870 su disegno dell’urbaniese Benedetto Tacchi, che unì il classico locale del cotto con il bianco del travertino. Le due nicchie della facciata ospitano le statue in pietra di Santa Veronica Giuliani da Mercatello sul Metauro e della Beata Margherita della Metola, sante della diocesi.

Il campanile attuale, edificato nel 1958 su progetto del fanese Donatello Stefanucci, sostituisce la romanica torre campanaria ancora visibile sul lato sinistro della chiesa. All’interno, al centro del presbiterio, è sospeso il grande Crocifisso di Pietro da Rimini (1309). Sulla parete sinistra del presbiterio si trova una grande tavola raffigurante la Pentecoste opera di Giustino Episcopi (1562), affiancata dalla tela “Nascita di San Giovannino” (fine secolo XVI) attribuita a Giorgio Picchi. Sulla parete opposta, è presente il monumento funebre del vescovo Giovanni Maria Maioli (1872 – 1893), scolpito dal fratello Luigi, autore anche del monumento al vescovo Guerrantonio Boscarini (1849 – 1872) inserito nel pilastro sinistro della cattedrale.

Il culto di San Cristoforo, patrono della città e protettore dei viaggiatori e degli automobilisti, è particolarmente sentito a Urbania. La domenica successiva al 25 luglio, in Piazza San Cristoforo, si tiene la suggestiva benedizione delle auto e moto con l’ostensione della reliquia del Santo.